Troppe le permanenti gravi e perduranti incertezze gestionali, strutturali e contrattuali che compromettono il corretto funzionamento del servizio ed il benessere dei lavoratori e degli utenti. I lavoratori, riuniti in assemblea il 9 settembre 2025 hanno valutato la gravità della situazione e proclamato lo stato di agitazione, sostenuti dalla CISL FP Venezia e dalla UIL FPL Venezia che hanno inviato comunicazione al Prefetto della città lagunare. L'INCERTEZZA Da quel momento ha avuto inizio un percorso, se non un calvario, contraddistinto da incertezza, con il bando per l’affidamento in concessione pubblicato il 2 aprile 2025 andato deserto e con il successivo avviso pubblico per la manifestazione d’interesse, datato 25 giugno 2025, che, pur avendo raccolto l’adesione di due soggetti, non ha prodotto alcun avanzamento concreto né un adeguato coinvolgimento delle rappresentanze sindacali. Anzi le ripetute richieste di informazioni di parte sindacale sono rimaste lettera morta, precipitando i lavoratori in una condizione di totale incertezza e precarietà. I PROBLEMI STRTTURALI CARENZA DI ORGANICO E DUMPING CONTRATTUALE
Già in data 21 marzo la società Codess Sociale aveva comunicato l’intenzione di riconferire la gestione del Centro Servizi per Anziani (CSA) "Carlo Steeb" – Alberoni Lido di Venezia e del relativo personale a Venezia Sanità. Decisione riveduta poiché, in considerazione della natura socio-sanitaria del servizio erogato, la stessa Codess Sociale ha mantenuto provvisoriamente la gestione operativa in attesa della conclusione delle procedure di affidamento.
Il tutto in un panorama caratterizzato da un progressivo degrado infrastrutturale: l’immobile versa in condizioni critiche, aggravate dalla mancanza di investimenti. L’ultimo intervento significativo risale a oltre dieci anni fa, in occasione del crollo del tetto della chiesa. Attualmente si registrano infiltrazioni d’acqua e un intero piano risulta chiuso per motivi di sicurezza. È urgente un piano di ristrutturazione che garantisca condizioni dignitose e sicure per gli ospiti e per il personale.
A livello organizzativo, si rileva poi una grave e persistente carenza di organico che incide negativamente sulla qualità del servizio e sulle condizioni di lavoro. "Ad amplificare il disagio", sottolinea Carlo Alzetta di CISL FP Venezia, "si somma la disomogeneità contrattuale tra i lavoratori: all’interno della struttura coesistono attualmente tre diversi Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, con conseguenti forti disparità salariali e normative. Va da sè che l’applicazione di contratti meno favorevoli ai nuovi assunti rende la struttura poco attrattiva, favorendo un turn over continuo che mette a rischio la continuità e l’efficacia del servizio".
La notizia ripresa dalla stampa e la lettera inviata al Prefetto LE NOSTRE PROPOSTE LO STATO DI AGITAZIONE "Resta chiaro", ha sottolineato Alzetta, "che, qualora la fase di raffreddamento e conciliazione non dovesse produrre esiti risolutivi, vale la riserva, previa consultazione di lavoratrici e lavoratori coinvolti, di intraprendere tutte le forme di mobilitazione consentite, inclusa la proclamazione dello sciopero".
La CISL FP Venezia ha chiesto che il futuro affidamento della gestione della struttura sia vincolato all’inserimento di una clausola “sociale” che garantisca l’applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro ARIS Sanità Privata, attualmente applicato alla maggioranza dei dipendenti e coerente con il contratto dell’ente cedente. L’unificazione contrattuale rappresenta un passaggio necessario per porre fine a pratiche di dumping contrattuale, favorire l’equità interna e rendere la struttura più attrattiva e stabile.
Considerata la complessità e l’importanza di questa vertenza, che coinvolge una delle principali realtà lavorative del Lido e un servizio pubblico essenziale per la comunità, CISL FP Venezia e UIL FPL Venezia hanno chiesto formalmente l’attivazione della procedura di conciliazione al Prefetto di Venezia, sottolineando che, per garantire un confronto realmente costruttivo, si ritiene fondamentale la presenza al tavolo, oltre che dei rappresentanti di Codess Sociale e Venezia Sanità, anche dell’Assessore al Sociale del Comune di Venezia, di un rappresentante dell’Azienda ULSS 3 Serenissima e di un rappresentante della Regione Veneto.