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CISL FP Venezia. Contratto Uneba: i lavoratori delle strutture assistenziali chiedono il rinnovo!

2024-05-09 10:35

CISL FP Venezia

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CISL FP Venezia. Contratto Uneba: i lavoratori delle strutture assistenziali chiedono il rinnovo!

Oggi, 9 maggio, lavoratrici e lavoratori delle strutture assistenziali Uneba manifestano unitariamente davanti alla sede di Uneba Veneto a Padova per chiedere u

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E' nell’ambito dello stato di agitazione nazionale, che oggi 9 maggio, le lavoratrici e i lavoratori con contratto Uneba, sostenuti nelle loro rivendicazioni dalla CISL FP, insieme alle segreterie regionali di Fp Cgil, Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs, hanno attivato un presidio davanti alla sede di Uneba Veneto, a Padova in Via Vescovado 29, per mettere in evidenza lo stallo del rinnovo contrattuale scaduto ormai da oltre quattro anni.


Uno stallo che stride innanzi alle nostre numerose sollecitazioni  per il sacrosanto diritto ad un rinnovo contrattuale che fornisca risposte normative ed economiche che valorizzino lavoratrici e lavoratori del comparto. Personale che oggi è sceso in strada, sotto le "finestre" di Uneba per fare sentire la propria voce. Tra loro anche i delegati della CISL FP di tutti i territori del Veneto accorsi per dare voce e sostegno ai propri iscritti.

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Lo stato di agitazione era stato proclamato unitariamente il 12 aprile scorso ritenendo che, a distanza di oltre due anni dalla presentazione della piattaforma rivendicativa, i 50 euro proposti, pari a un aumento del 3,58% circa, fossero del tutto insufficienti a recuperare l’aumento dell’inflazione che dal 2020 ha eroso in maniera importante il potere di acquisto dei lavoratori. Un incontro svoltosi il 18 aprile scorso, convocato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, non ha dato risposte concrete alle richieste sindacali.


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Manteniamo quindi la nostra attiva mobilitazione fin tanto che non giunga una risposta adeguata alle aspettative legittime dei lavoratori del settore, che in Veneto sono circa tremila e che sono stati in prima fila durante la pandemia ed oggi continuano a lavorare con grande senso del dovere, a tutela dell’utenza più fragile del Paese.


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