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CISL FP Venezia. Fortemente critica la carenza di OSS al Lido. Accoglienza in crisi nelle RSA

2024-11-05 07:30

CISL FP Venezia

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CISL FP Venezia. Fortemente critica la carenza di OSS al Lido. Accoglienza in crisi nelle RSA

Dumping contrattuale al ribasso, difficoltà nel trovare casa, condizioni di lavoro sempre più difficili e stressanti. E' urgente ripensare al sistema in modo

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Dell'emergenza delle Case di Riposo (RSA) ne ha dato cronaca puntuale la stampa locale qualche giorno fa: la Stella Maris nel periodo estivo ha perso ben 14 dipendenti ed è stata costretta a sospendere i nuovi ingressi, lo Steeb li ha rallentati. "Purtroppo tutto ciò", sottolinea Carlo Alzetta della CISL FP Venezia, "non è l'improvviso avverarsi dei una profezia, ma è il risultato inevitabile di una situazione che abbiamo più volte denunciato a viva voce"

"Ora siamo arrivati al vaso che trabocca, anzi, data la gravità di ciò che accade, esonda letteralmente", prosegue Alzetta che, nel tracciare alla stampa, accanto ai colleghi delle altre organizzazioni sindacali confederali, l'attuale quadro delle RSA del Lido veneziano, parla di organici impoveriti al punto da non consentire il rispetto degli standard regionali, di problemi strutturali in cui i dipendenti della Stella Maris sono costretti a cambiarsi in spogliatoi che quando piove vanno sott'acqua, sottolinea l'uso di una sorta di dumping contrattuale:  "alla Rsa Carlo Steeb, sempre gestita da Codess, ci sono 188 posti letto di cui 40 vuoti. Non che non ci siano richieste da parte dei cittadini per riempirli ma, sempre a causa della carenza di personale, gli ingressi sono stati rallentati. Solo nell'ultimo mese, infatti, ci sono state due dimissioni non sostituite e, da giugno, sono stati cinque gli operatori che hanno lasciato la struttura". In questa realtà, prosegue Alzetta, "sono applicati tre tipi di contratto, quello delle cooperative sociali, Aris e Aiop Rsa, che è il peggiore".   E talvolta parliamo di differenze economiche importanti ed al ribasso sullo stipendio.

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Non deve stupire dunque se, a fronte di tutto ciò, la fuga continua del personale verso altri "lidi" prosegue inesorabile. E' questo esodo verso migliori condizioni di lavoro che ha messo in crisi la Rsa Stella Maris, agli Alberoni, struttura con 189 posti accreditati, di cui 146 convenzionati, e quasi 60 liberi, ma siccome qui a fare "ciao ciao" di dipendenti ce ne sono stati davvero tanti, Codess è stata costretta a rallentare gli ingressi per non rischiare il non rispetto degli standard assistenziali stabiliti.

"Se mettiamo tutto insieme", conclude Carlo Alzetta, "più che fiori vediamo spine. Dobbiamo ripensare al sistema dell'assistenza nelle case di riposo offrendo dignità al lavoro prima di tutto, con un contratto certo ed equo (c'è chi lavora con un contratto ormai scaduto, chi salta da un contratto all'altro, sempre al ribasso naturalmente), con logiche che non siano solo finalizzate a massimizzare profitti, ma sappiano pensare ad investire per migliorare ambienti di lavoro e per creare un clima organizzativo positivo, di cui i primi a beneficiare sarebbero gli assistiti. E non dimentichiamo l'emergenza abitativa di chi decide di venire a lavorare in un isola della laguna (Lido di Venezia), luogo difficile in cui trovare casa e scomodo da raggiungere dalla terra ferma: “anche questo incide soprattutto quando gli stipendi sono così bassi anche a causa del mancato rinnovo dei contratti di riferimento”.

CISL FP Venezia continuerà a vigilare, a denunciare, a lavorare con impegno per migliorare le condizioni di lavoro di chi ogni giorno, tra mille difficoltà, assiste i più fragili.

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