


La situazione che si è venuta a creare al Fatebenefratelli non è accettabile.La CISL FP Venezia, per voce di Tommaso Gaspari, lo ha detto a chiare lettere, unendosi al grido di allarme delle altre organizzazioni sindacali confederali.
Una doccia fredda, anzi ghiacciata, per gli oltre 150 dipendenti del San Raffaele Arcangelo Fatebenefratelli, l’ospedale di Cannaregio passato di proprietà dalla Provincia Lambardo-Veneta Fatebenefratelli ad una nuova società, parte della galassia Villa Salus, ribattezzata San Raffaele Arcangelo srl. Con gli ultimi stipendi della vecchia gestione, relativi al mese di maggio, infatti, lavoratrici e lavoratori si sono trovati decurtazioni di centinaia di euro, qualcuno sino a 290 euro in meno. Tutto ciò senza un preavviso, una nota.
"Restano però le scadenze, le bollette e i mutui da pagare", ribadisce alla stampa Gaspari, "che non si pagano con la tardiva giustificazione di un conguaglio legato ad un cambio di gestione. Un percorso condiviso in maniera troppo sommaria e sbrigativa da parte datoriale con le organizzazioni sindacali e quindi con gli stessi lavoratori".



Benzina sul fuoco di una sanità privata che vanta il pessimo primato di un contratto fermo al palo da anni e soprattutto il continuo diniego alla dignità e professionalità di chi quotidianamente si fa in quattro per garantire servizi di cura di qualità e che, in cambio, riceve ora una decurtazione salariale senza preavviso.
Una situazione che come CISL FP Venezia giudichiamo intollerabile e ci obbliga chiedere di conoscere anche quali piani sono sul tavolo per Villa Salus, storico ospedale veneziano, per il quale ci si chiede se continuerà ad erogare sanità, come ha fatto fino ad ora, o se il futuro ci riserverà altro come sta avvenendo al San Camillo.
Prosegue la nostra attività per tutelare e salvaguardare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti.



Benzina sul fuoco di una sanità privata che vanta il pessimo primato di un contratto fermo al palo da anni e soprattutto per garantire servizi di cura di qualità e che, in cambio, riceve ora una decurtazione salariale senza preavviso. Una situazione che come CISL FP Venezia giudichiamo intollerabile e ci obbliga chiedere di conoscere anche quali piani sono sul tavolo per Villa Salus, storico ospedale veneziano, per il quale ci si chiede se continuerà ad erogare sanità, come ha fatto fino ad ora, o se il futuro ci riserverà altro come sta avvenendo al San Camillo.


