La notizia, apparsa sui media locali, di una nuova casa di riposo per il Lido, al posto dell'attuale Carlo Steeb, non può essere che confortante. Ma c'è un però: "ci fa sicuramente piacere sapere della riqualificazione", spiega alla stampa Massimo Grella, Segretario Generale CISL FP Venezia, "ma oltre ai muri, è urgente pensare anche a come riempirli, è necessario pensare al personale".
Accogliamo positivamente dunque la notizia, in fondo Venezia Sanità sta rincorrendo
da anni questo progetto e da anni la CISL FP Venezia sta segnalando a viva voce e con forte preoccupazione le criticità strutturali ed organizzative all'interno della Carlo Steeb. Ma non dobbiamo dimenticare che il nodo del personale che opera nella struttura è ancora irrisolto.
Lo scorso mercoledì, si è tenuto online il tentativo di conciliazione di CISL FP e UIL FPL con Prefettura, Codess, Venezia Sanità, Usl e Regione, dopo la proclamazione dello stato di agitazione. Una proclamazione inevitabile, viste le permanenti e perduranti incertezze gestionali, strutturali e contrattuali che compromettono il corretto funzionamento del servizio ed il benessere dei lavoratori e degli utenti.
L'incontro ha evidenziato quanto sia inaccettabile per noi, chiamati a tutelare ed assistere chi si prende cura dei più deboli, lo scandaloso gioco del "dumping contrattuale", cioè l’applicazione di tre contratti diversi, chiaramente sempre al ribasso, a parità di mansioni degli operatori. Un risiko in cui a perdere sono sempre lavoratrici e lavoratori, vittime per necessità di una discriminazione che li mortifica e che di conseguenza non rende la struttura appetibile agli operatori.
E che dire del presunto obbligo per i dipendenti di associarsi alla cooperativa tirando fuori dalle proprie tasche 1. 000 euro di tassa di ammissione e 3. 000 euro di quota sociale? "Vergognoso che il personale debba pagare per poter lavorare", ha attaccato Grella, "la società ha detto che non è un obbligo, ma che chi non si associa potrebbe non essere tenuto in considerazione ai fini dell’assunzione. E' inaccettabile".
Inutile dire che la nostra attenzione nei confronti della Casa di Riposo Carlo Steeb continua, così come la nostra vicinanza nei confronti di lavoratrici e lavoratori impegnati da tempo in una battaglia per dare dignità al proprio lavoro e una giusta assistenza agli ospiti.