CISL FP Venezia. CSA Stella Maris fallito tentativo conciliazione con Codess Sociale. Verso lo sciopero
Non si è concluso positivamente l'incontro di ieri (14/03 ndr) in Prefettura a Venezia per tentare di trovare una soluzione alla vertenza aperta con Codess Sociale circa la mancata applicazione al personale dello Stella Maris Lido di Venezia quello di quello che è conosciuto come "elemento variabile territoriale EVT" previsto dal Contratto Integrativo Uneba Veneto.
A tale proposito la CISL FP Venezia, in sincrono con le altre organizzazioni sindacali confederali del territorio, aveva già proclamato lo stato di agitazione, motivando l'illegittimità della scelta di Codess Sociale che aveva respinto le richieste delle lavoratrici e dei lavoratori convolti ad applicare quanto gli accordi contrattuali prevedono. Respingendo pure l'ulteriore richiesta di un cambio contrattuale con il passaggio dal Contratto UNEBA a quello Aris.
Nemmeno le scuse, accampate al diniego su tutti i fronti, reggono alla realtà dei fatti, è infatti poco credibile la scusa di un'insostenibilità economica rispetto all’attuale indice di occupazione media dei posti letto, a fronte di un fatturato che nel 2021 ha toccato quota 118 milioni di euro. Senza oltremodo dimenticare che l’indice d'occupazione posti letto non è al 100%, utilizzando la cooperativa un numero di lavoratori calibrato al numero di posti occupati e non a quello massimo teorico.
Resta il fatto che il tentativo di trovare una ragionevole soluzione al problema espletata ieri in Prefettura è fallita davanti al rifiuto perentorio di Codess Sociale di applicare il
Contratto Integrativo Uneba Veneto.
Unanime la considerazione di parte sindacale che ha deciso di proseguire lo stato di agitazione con la mobilitazione dei dipendenti e la ormai ineluttabile valutazione di andare verso lo sciopero. Più che lecito nella logica di fare rispettare i diritti di chi lavora. La CISL FP Venezia, impegnata in prima linea in questa vertenza, valuta attentamente anche il ricorso alle vie legali.